Dopo un lungo periodo di quarantena, di lezioni online, e di incertezza sulla struttura delle prove finali, ti trovi a dover affrontare gli esami conclusivi del ciclo di studi, in una situazione mai vista prima. Già ti immaginiamo tra quadernoni, post-it e libri a ripetere tutto per la difficile e sfidante prova d’esame. Da giovani che lo hanno vissuto e che continuano a viverlo, abbiamo pensato di accompagnarti in questo momento speciale. Come? Chiedendo aiuto a 10 professori, che ci aiuteranno a scoprire i segreti per sopravvivere ad ogni esame.
Ecco 10 suggerimenti di cui fare tesoro!
1. RIPETI AD ALTA VOCE E ASCOLTATI
Ripeti ad alta voce, chiudi la porta della tua cameretta e ripeti tutto, ascoltati. Solo così potrai eliminare quegli sgradevoli intercalari: cioè, praticamente, allora, ehhhhh. Ripassa ad alta voce, ascoltati. Solo così sarai padrone della disciplina. Ricordati poi che “i momenti aridi preparano quelli fecondi”. Questi mesi difficili, queste giornate intense di studio sembrano davvero dure, e lo sono! Ma dopo gusterai la bellezza della festa, quei momenti fecondi di gioia da vivere con gli amici per il traguardo raggiunto e i nuovi orizzonti che si dipaneranno dinnanzi a te.
2. FAI DEL TUO MEGLIO
Sentirsi soddisfatti al termine dell’esame è ciò che conta di più. Come fare? Facendo del proprio meglio, in particolare nella fase di preparazione. Sapere di averci provato al massimo delle tue possibilità ti farà accettare anche eventuali imprevisti. Allora studia, ripeti, approfondisci, programma. Potrà succedere di emozionarsi o di non saper rispondere ad una domanda ma ciò sarà davvero un imprevisto, qualcosa che non potevi pre-vedere, ipotizzare in anticipo. A questo punto ti auguro che anche il voto sia quello che ti aspettavi, ma sarai tu stesso ad accorgerti che ti farà star bene non il numero ma la soddisfazione personale. Un’altra piccola indicazione: presentati all’esame bello/a, curato nell’aspetto e nell’abbigliamento; è un segno di rispetto verso te stesso e verso i prof, e farà capire a tutti che la tua notte prima degli esami è stata una favola!
3. FAI AUTOVALUTAZIONE
Gli esami sono alle porte e al di là di ogni valutazione degli insegnanti tu sai bene a che punto sei, conosci i tuoi punti deboli e i tuoi punti di forza, sai bene fin dove potevi spingerti e dove hai fatto il massimo. Ognuno di noi ha dei talenti e, in questi anni, tu hai scoperto i tuoi che conosci bene e caratterizzano te e il tuo stile d’apprendimento e hai senz’altro percepito il modo in cui ti formi che è diverso da quello di ogni altro tuo compagno. Ecco: fermati, rilassati e respira a fondo! Tu sei lo stesso di pochi mesi fa. Sii paziente con te stesso! Oggi devi acquisire lo sguardo lucido ed onesto su te stesso, ma sappi che questa abilità, che l’esame ti spinge a sviluppare, ti accompagnerà sempre. Solo quando sarai capace di valutarti in modo onesto riuscirai a superare le sfide che incontrerai sulla tua strada, solo tu potrai ricucire le tappe del tuo percorso e lo farai per tutta la tua vita, perché sappi che “gli esami (come i processi di apprendimento) non finiscono mai” e i più severi saranno proprio quelli che tu farai a te stesso. Imparerai lungo il cammino della vita iniziando da questa esperienza scolastica, che AUTOVALUTARSI non significa darsi il voto da soli, ma esprimere il proprio “punto della strada”, capire non solo dove ti trovi rispetto ai tuoi obiettivi ma anche quali attrezzi hai nello zaino che ti accompagna durante il viaggio, quali sono le tue caratteristiche vincenti e cosa è ancora un ostacolo al raggiungimento del traguardo. Guarda bene, nessun voto e nessuna sconfitta! Solo una sfida per raggiungere un obiettivo che non sarà mai la meta finale ma solo uno dei tanti tasselli del viaggio nell’apprendimento. Vista così l’autovalutazione sarà la tua storytelling e tu ne sarai il narratore.
4. PROGRAMMA IL TUO STUDIO
Anzitutto NO PANIC! Sappi che è proprio l’ansia a farti sprecare invano tante di quelle energie che invece potresti utilmente impiegare in un programma di studio organizzato e sostenibile. Infatti, il trucco per non farti prendere dal panico è organizzare le tue giornate con un buon metodo di studio. Una giusta programmazione e una corretta divisione del carico di studio è sicuramente di grande aiuto nell’affrontare l’ansia sia il giorno dell’esame sia nei giorni precedenti. In questo modo, potrai dosare le forze da impiegare giorno per giorno nella preparazione e non privarti dei necessari momenti di relax e riposo che ti aiuteranno a reggere il ritmo e a non arrivare esausto al grande giorno!
5. METTI IN CAMPO LE TUE PASSIONI, I TUOI TALENTI
Per rendere speciale e unico il giorno dell’esame è importante essere se stessi, mettere in campo le proprie passioni e i propri talenti. Per essere originali potrebbe essere utile scegliere di individuare un argomento che davvero si sente proprio e mostrare così la propria preparazione, aggiungendo collegamenti e approfondimenti (personali, ma appurati con delle verifiche!). Crea legami tra l’attività di studio e le tue esigenze, i tuoi interessi ed i tuoi obiettivi: quando si lavora su un argomento che avvertiamo come a noi caro, su qualcosa che davvero ci piace, la nostra passione scaccia la noia e garantisce un risultato migliore! Ricordiamoci poi che non esiste un unico metodo di studio uguale per tutti. È importante sperimentare con le diverse strategie per comprendere quelle che si adattano meglio alle proprie esigenze personali.
6. TROVA QUELLO CHE TI APPASSIONA IN TUTTO
La domanda che spesso mi rivolgono gli alunni è: prof, ma alla fine, nella mia vita, a cosa mi servirà sapere tutto questo? Quando mai metterò in pratica quello che qui sono costretto a imparare? Naturalmente, la risposta potrebbe anche essere mai: potrebbe non arrivare mai un momento in cui nella quotidianità mi serviranno i prodotti notevoli, il volume della sfera, E=mc2, e tanto altro. Ma non è questo ciò che conta. La bellezza della scuola è proprio nella possibilità di studiare tante cose diverse, che aprono la nostra mente e la portano vedere la realtà che ci circonda da punti di vista differenti. In questo modo a ciascuno di noi è data la possibilità di conoscere meglio sé stesso e di scoprire, perché lo studio è una continua scoperta (e se lo vediamo così, magari ci appare anche più interessante e…intrigante), quali sono le nostre attitudini e i nostri interessi. E a quel punto non ci sarà una sola cosa che ci interessa e che possiamo imparare a padroneggiare e sulla quale costruire la nostra vita dopo la scuola, ma ce ne saranno di più. Questo ci porterà ad avere più possibilità di scelta, nel momento in cui dovremo capire e decidere cosa fare del nostro futuro, perché saremo flessibili e non ci sembrerà di essere costretti a fare l’unica cosa che ci piace e per la quale siamo portati, ma potremo optare per una delle preferenze che abbiamo. Perciò, non bisogna mai pensare di non essere portati per qualcosa oppure farci influenzare dal fatto che il prof che insegna una materia non ci è particolarmente simpatico: c’è sempre qualcosa di bello che si nasconde, anche dietro la lezione più noiosa e il prof più antipatico. E poi, la vita sarà sempre interessante, se impareremo a scovare ciò che ci piace e ci colpisce e ci attira anche se è celato dietro una vernice oscurante.
7. PARLA SEMPRE E MOSTRATI PREPARATO
Non fermarti mai. Crea collegamenti, costruisci legami, cerca di portarci su ciò che conosci, mantenendo una coerenza, si intende. Se l’argomento non lo padroneggi del tutto, pensa subito a come arrivare a ciò che invece senti come tuo. La natura in Leopardi, in fondo, ricorda per certi aspetti il paesaggio di Montale, no? Così facendo non solo dimostrerai di avere un cervello perfettamente funzionante, ma in più farai delle tue paure il trampolino di lancio verso una vita in cui essere protagonista vuol dire proprio valorizzare le tue forze. L’esame lo devi condurre tu, non noi professori. Questo è il modo migliore per “fregarci”: essere protagonista del tuo orale, come poi nella tua vita presente e futura.
8. CURA L’ESPOSIZIONE
Come faccio ad essere certo che i professori mi stiano ascoltando? Come studente hai bisogno di sentirti ascoltato. Puoi attirare l’attenzione dell’interlocutore e puoi attuare questo processo attraverso la cura dell’esposizione, che io chiamerei magnetica. Esporre vuole dire offrire alla vista o all’attenzione altrui, mettersi in mostra. È chiaro, dunque, che bisogna curare questo aspetto per sostenere un’interrogazione e soprattutto un esame. Sono tre gli strumenti “magnetici” che ti permettono di rassicurare la commissione d’esame e dimostrare la tua preparazione. Devi curare la comunicazione:
– verbale: scegliere le parole giuste, quelle tecniche, ti permetterà di dimostrare di conoscere il lessico specifico della materia;
– para verbale: usa i toni giusti, forte, piano, mezzoforte, ti permetterà di attrarre l’attenzione del professore. L’utilizzo della voce potremmo paragonarlo al suono di uno strumento suonato da un musicista;
– non verbale: il nostro corpo parla. È una legge universale. Esso parla più della voce e dei toni. Acquisire una postura sicura permette agli interlocutori, i professori, di ascoltare meglio lo studente.
Parla con la schiena dritta e sorridi spesso!
Allenati con delle simulazioni d’esame per curare l’esposizione. Farti aiutare dai familiari e amici. Ciò ti permetterà di acquisire sicurezza in te stesso.
9. FIDATI DEI PROFESSORI
Se c’è una cosa che potresti aver imparato su noi prof, da questa didattica a distanza, è che non siamo dei robot pronti a bocciare o a rimandare, ma “umani”: abbiamo una casa, una famiglia, condividiamo le tue stesse ansie e paure, siamo attenti alle esigenze delle persone che ci circondano, te compreso. Voi studenti siete il nostro prossimo, a cui donare il nostro sapere e le nostre attenzioni, per formarvi come veri uomini e vere donne capaci di distinguersi nella e per la società! È vero: non tutti i prof ti saranno simpatici, ma ricorda che ogni nostra scelta, brutti voti compresi, è presa per il tuo bene. E se proprio alla fine dell’anno temi un professore, perché magari non hai sempre brillato nella sua disciplina, non preoccuparti, non sarà il solo a valutarti! Pur con serietà, l’intero consiglio dei docenti saprà come accompagnarti.
10. CREDI IN TE STESSO
Parola d’ordine: tranquillità. Hai studiato, credi in te stesso, sii positivo. Ricorda che non sarà un voto a qualificarti, non sei e non sarai mai un numero, ma una persona, che vale molto di più dei voti che prenderà. In questo strano anno scolastico hai avuto il tempo di riflettere su te stesso e sulle tue capacità; ora, di fronte a te c’è l’esame. All’improvviso pensi che avresti potuto studiare di più e meglio; anche ciò in cui ti sentivi competente non ti sembra abbastanza… Allontana l’idea di “non essere in grado di…”. L’esame è un momento unico e, anche se adesso ti sembra un ostacolo insormontabile, sarai felice di aver superato delle difficoltà e, soprattutto, di aver finalmente imparato la lezione.
Gli esami di fine anno concludono un percorso, ed il senso di tutto questo viaggio potrai trovarlo in una domanda asciutta, semplice e complessa al contempo: Cosa ti piace nella vita e cosa vorresti realizzare nel tuo futuro?. Lasciati attraversare in profondità da questa domanda, che deve diventare la bussola del tuo cammino, perché ricorda che la meta ultima del tuo viaggio deve essere la felicità piena, che consiste nell’essere consapevoli di essersi spesi al meglio, progredendo sempre verso l’obiettivo. E anche se qualche volta lungo la strada cadremo o torneremo sui nostri passi, anche quello sarà esperienza che arricchirà il nostro zaino di nuovi attrezzi e il nostro viaggio di nuove conquiste. Sii sempre orgoglioso del percorso fatto e consapevole che anche ciò che non hai fatto è una tua responsabilità. Ecco, questa è l’occasione per iniziare ad assumerti la responsabilità della tua vita, l’esame è il palcoscenico in cui tu sei attore e non spettatore! In bocca al lupo!