Una nota dell’Azione Cattolica diocesana e di Coscienza Sociale
“Viviamo tempi difficili” è l’espressione più usata, forse la più abusata, perché non c’è stata epoca senza guerre, disastri ambientali o limitazioni di libertà. Eppure, sentiamo al contempo la necessità di sollecitare tutti ad esercitare il diritto di voto.
Le prossime Elezioni dell’8-9 giugno per il rinnovo del Parlamento europeo non devono essere sentite come una votazione inutile e lontana, bensì come l’opportunità straordinaria di dare seguito al grande processo di integrazione europea avviato nel secolo scorso da De Gasperi, Schuman ed Adenauer.
Sì, proprio così. I padri fondatori della Comunità europea – poi evoluta nell’attuale UE – furono tre cattolici, tre uomini di frontiera, tre perseguitati dalle dittature nazifasciste, tre uomini che – sulle macerie materiali e morali della guerra – seppero con audacia sognare una comunità non solo economica, ma popolare e solidale. Il loro sogno continua oggi a provocarci e ad interpellarci.
La loro testimonianza coraggiosa, nel rafforzare in noi la consapevolezza che la libertà – come ogni altro diritto – si conquista giorno dopo giorno, ci ricorda infatti che le elezioni come quelle che ci attendono il prossimo fine settimana consentono a tutti i cittadini di partecipare alla vita politica nazionale ed internazionale.
Noi siamo convinti che solo la costruzione di un’Europa forte e libera, democratica e solidale può essere di fondamentale ausilio nella risoluzione delle controversie internazionali.